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Dall’alto le cose fanno meno paura, dice Joe lo straniero, nel film Per un pugno di dollari

Immaginate di dover andare all’aeroporto. Ad un tratto, sulla strada, una deviazione, una strada che non conoscete, il panico vi pervade insieme alla paura di perdere l’aereo. Continuate a girare a vuoto, a sbagliare, a tornare al punto di partenza, non avete i riferimenti. Fortunatamente arrivate e finalmente siete a bordo. L’aereo si alza e per un attimo, badate bene, soltanto un attimo vedete perfettamente la strada, quella che avete sbagliato, quella che avreste dovuto prendere. Tutto vi è chiaro, senza dubbio alcuno, la respirazione si approfondisce.

Lo stesso è suonare una fuga di Bach. Non una fuga di un altro autore, ma una di Bach: ascesi scritta da un tipo ascetico, perdipiù tedesco DOC. Finché la studiate, state cercando l’aeroporto, cercate di mettere insieme le voci, vi perdete degli echi, non riuscite ad incastrare quel trillo fatto con l’anulare.

Ma basta decollare (la testa che va verso l’alto) e tutto diventerà chiaro, sereno, soddisfacente il respiro profondo che si crea.

E farete una scoperta sensazionale:

il tema della fuga è il punto d’arrivo, non di partenza.

E’ la pista verso cui il pilota dell’aereo si dirige con manovra sicura… perché la vede.

bach aeronauticoMi sono sempre chiesto come mai Glenn Gould cesellasse i temi utilizzando tanti elementi criptografati: alcune note legate, altre staccate, portato a due ecc.  Accade una cosa strana all’ascoltatore (soprattutto quello che suona il pianoforte). Tema bizzarro e fuga che si incastra splendidamente, come nessun altro fa e come chiunque farà dopo aver letto questo articolo. Bizzarria? Niente affatto: era in vista dell’aeroporto.

Alle dita quindi si arriva per ultimo, quando si atterra.

Cosa rimane? Non il fraseggio, non il senso chiaro di ogni voce singola (che godrete in volo), ma il criptogramma digitale del tema: certe note staccate, altre portate, alcune legate. Saranno il vostro criptogramma personale da archiviare gelosamente, nella vostra psiche-mente contemplativa, nel vostro sistema nervoso touchconnected ai polpastrelli, per ritrovare, eseguire e memorizzare una fuga Bachiana (per gli altri autori non garantisco…).

criptogramma digitale score

zenchopin

Musicoterapeuta e trainer vocale prima, istruttore di seitai e formatore adesso. Appassionato pianista, Alberto Guccione ha pubblicato Non manuale per il pianista (Casa Musicale ECO, 2011) e a marzo 2017 il rivoluzionario e-book Seitai al pianoforte, disponibile su Amazon.