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Un metodo geniale

per attivare una coordinazione rotatoria e stabilire una diversa gerarchia muscolare e di coordinazione ce lo rivela nientemeno che Beethoven:

“Um die erforderliche Bindung zu erzielen, hebt sich der Finger nicht eher von der ersten Note jeder Gruppe, bis die verte Note anzuschlagen ist.”

 

“Al fine di raggiungere la necessaria coordinazione delle dita, non bisogna lasciare la prima nota di ogni gruppo (di quattro) finché la quarta nota non è stata suonata”.

 

Se lo provate la mano prenderà una conformazione particolare: una sorprendente attivazione di 1,4 e 5 che si muoveranno a partire dalla loro base e un’altezza del dito dalla tastiera quasi azzerata.

Ma la cosa più interessante è tutto ciò che accade senza che ve ne accorgiate: il gomito che diventa attivo e una millimetrica torsione della zona della cintura (il giro vita). Suonando Beethoven sarà quasi sempre verso destra perché la sua musica per pianoforte è piena di energia, ritmo e “attività”.

Chopin, che riesce sempre a dare una veste oggettiva ed efficace a tutto ciò che è tecnico (per questo è un poeta…), realizza la stessa cosa aggiungendo la possibilità per la mano sinistra – guidata in questo modo dalla destra –  di raggiungere grandi estensioni senza fatica e un suono veramente irreale.

Piccola avvertenza:
la torsione è legata all’apparato eliminatorio e urinario. Potreste perciò andare in bagno più volte di quanto previsto…

 
zenchopin

Musicoterapeuta e trainer vocale prima, istruttore di seitai e formatore adesso. Appassionato pianista, Alberto Guccione ha pubblicato Non manuale per il pianista (Casa Musicale ECO, 2011) e di prossima pubblicazione su Amazon, il rivoluzionario Seitai al pianoforte - suonare con i 5 movimenti. Il Seitai spiegato allo studente di pianoforte, ad uso dei Conservatori e Civiche Scuole di Musica.