Per quanto sia innovativa e inedita,

la tecnica pianistica dei 5 movimenti è straordinariamente concreta. Hai problemi a tenere il ritmo? Attiva il movimento avanti, vedrai che ti sta parlando anche della tua ansietà. Non hai cantabilità e non riesci a controllare il timbro? Che è accaduto al tuo movimento laterale? Che storia ti sta raccontando?

Della buona percentuale di movimento centrale del grande pianista Ivo Pogorelich ne ho già parlato, del resto il suo pianismo anticonvenzionale, la sua tecnica superiore e il suo… egocentrismo naturale parlano per lui e sono riconosciuti da chiunque.

In questa immagine che ho scoperto e che vi propongo lo vedete chiaramente compiere un movimento centrale, movimento che parte dal bacino con la complicità degli adduttori interni della coscia

che lo pone immediatamente in situazione per esprimere il suo particolare pianismo. Osservate a 1:54 invece cosa accade alle mani e alle dita quando viene attivato questo movimento che è capace di garantire un’intimità off limits e un legato a prova di… pedale.

Ricordo ai lettori nuovi che non conoscono ancora bene il mio linguaggio, che appartengono al movimento centrale e alla sua dimensione psichico-mentale, la capacità di gestire e integrare il silenzio nonché la dilatazione del tempo.

Ma non ditelo a Wim Winters!

Il movimento e la sua relativa concentrazione psichica vengono mantenuti dalla direzione del movimento verso il basso e verso il proprio centro, esattamente come fa la forza gravitazionale, donando alla postura, che rimane perfettamente verticale con spalle e orecchie perfettamente  in linea, la sensazione di compattamento.

Provatelo, vedrete come vi sarà più semplice interpretare entrando dentro il pezzo o, se improvvisate, entrare più faciilmente nel flusso creativo, oppure se volete, ne possiamo parlare a lezione di piano online. Vi aspetto.

Alberto