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Intanto vorrei rassicurare i pianisti:

non è imprescindibile avere una mano grande. E’ vero, Rachmaninov l’aveva enorme

Cesar Franck prendeva la “quindicesima” senza lavorare in banca, ma Scriabin, grande pianista, non riusciva neanche a prendere le none per eseguire lo studio da lui creato, quella di Chopin era una normale mano da “decima”, ma aveva attiva la vera zona del pianista, la zona tra anulare e mignolo, addirittura tra loro distanziati.

Questa premessa è importante per non partire dall’idea – malsana, controproducente e installata profondamente nell’immaginario dello studente dai terribili esercizi di C. L. Hanon – di dover allargare la mano per forza, se si vuole costruire una mano pianistica.

Le mani non si allargano mai,

a meno che non stiate eseguendo un passaggio di accordi come quelli tipici dei momenti di mezzo di Rachmaninov

dove allargare la mano è intimamente collegato a tutto il movimento del corpo e del vostro essere ad aprire e chiudere insieme all’onda creativa ed estatica. Non c’è pericolo di alcun danno alle mani, è come abbracciare forte forte qualcuno che si ama.

In tutti gli altri casi dovete semplicemente prendere in considerazione, prestandogli una piccola attenzione, i bordi esterni della mano.

Saprà da sola in modo totalmente automatico, coprire le distanze sulla tastiera. Da provare con il 10 -1 di Chopin, assolutamente…

estensione della mano bordi esterni

Provate anche questo esperimento

  1. allargate al massimo la vostra mano e “prendetene una misura”;
  2. massaggiate ora i muscoli lombricali (niente paura, il palmo della mano) che – come già sapete – è coordinato al movimento destra-sinistra empatico-emozionale-comunicativo. Facendo questo è come rilassare l’emozionale bloccato;
  3. riaprite nuovamente la mano: vedrete che si allarga con facilità e senza sforzo, guidata… dai bordi esterni.
zenchopin

Musicoterapeuta e trainer vocale prima, istruttore di seitai e formatore adesso. Appassionato pianista, Alberto Guccione ha pubblicato Non manuale per il pianista (Casa Musicale ECO, 2011) e di prossima pubblicazione su Amazon, il rivoluzionario Seitai al pianoforte - suonare con i 5 movimenti. Il Seitai spiegato allo studente di pianoforte, ad uso dei Conservatori e Civiche Scuole di Musica.