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Il Koan: non dimenticare gli echi

Questo studio non era molto amato dal suo autore. Quando gli riferirono che Clara Schumann lo aveva inserito in programma in uno dei suoi concerti replicò: Ma perché proprio questo?…

Poiché risulta soave e grazioso, uno dei miglior esempi pianistici di jeux perlè, bisogna ricorrere al movimento bilaterale: valgono gli stessi principi che abbiamo visto per il 10-2.

Quindi, lasciare esposta la zona del secondo dito per garantire la fluidità di tutto il movimento.


Sembra troppo poco per un ricercatore come Chopin… Ascoltate allora questo fantastico studio di Alkan.




Se non state attenti, non a avrete mai l’impressione di ascoltare uno studio a mani pari, data la pienezza, un senso di spazio e di colore quasi tridimensionale.

Ecco dunque trovata la chiave per questo 10-5, un nuovo equilibrio con la mano sinistra.

Questo primo approccio di una sinistra non più accompagnante ma pari grado, nato dalla interdipendenza tra le due metà del corpo, troverà la sua massima espressione tecnica nello studio 25-11, dove il fortissimo e l’irruenza non nascono dalla forza delle dita, ma dal saper equilibrare due parti in modo indipendente e la sua massima espressione nello studio 25-7, che vi dimostra la portata dell’energia emozionale.







 
zenchopin

Musicoterapeuta e trainer vocale prima, istruttore di seitai e formatore adesso. Appassionato pianista, Alberto Guccione ha pubblicato Non manuale per il pianista (Casa Musicale ECO, 2011) e a marzo 2017 il rivoluzionario e-book Seitai al pianoforte, disponibile su Amazon.