Skip to main content

Franz Liszt scrisse: non c’è altro modo di considerare le mani del pianista; o un blocco unico o 10 intelligenze indipendenti…

E ha perfettamente ragione. Con quella capacità di intuire la verità caratteristica dei geni mette a fuoco con chiarezza straordinaria due punti che saranno centrali nel mio libro di prossima uscita (se Dio vuole, a Marzo).

5 movimenti intelligenti e interdipendenti che canalizzano di volta in volta l’esecuzione painistica sia nel suo aspetto tecnico (movimento) che interpretativo (sua corrispondenza psichico-mentale).

Franz Liszt vi sta parlando dei due movimenti che io chiamo “medulari” ossia statici. Quello verticale che vede la totale indipendenza della dita (Bach e Rachmaninov come scritto nel precedente post) e centrale. Degli altri tre movimenti e del coivolgimento e trasformazione della mano i lettori potranno leggere e sperimentare nel libro.

Nel movimento verticale, a guidare è il movimento ascendente della testa, che coinvolge e coordina i polpastrelli della mano organizzando il Sistema Nervoso Centrale.

Nel movimento centrale è il bacino che “aprendo” o “chiudendo” coinvolge e coordina le mani a partire dalla parte interna del mignolo e organizzandone il movimento a partire dalla loro radice.

Entrambe le modalità intuite da Liszt coincidono incredibilmente con alcune intuizioni da me scritte invece nel mio primo libro dedicato ai pianisti : Non manuale per il pianista.

Ovvero l’inutilità di studiare a mani separate.

Quando è coinvolto il movimento verticale a funzionare sono i due emisferi del cervello che sono separati per un semplice motivo: che una delle due parti non prevalga mai sull’altra! comprenderete che c’è un bel po’ di didattica pianistica e di “”credenze” da rivedere.

Quando è coinvolto il movimento centrale è il bacino a funzionare. Potete comprendere questo movimento se pensate all’abbraccio. Apro le braccia (espansione) e poi abbraccio (condensazione). A meno che non conosciate qualcuno che abbraccia a mani separate avete un’ulteriore conferma dell’inutilità.

La regola e l’eccezione. Dalla mia personale pratica e lettura di alcune opere di Franz Liszt non ho potuto fare a meno di rendermi conto che… è l’unico autore per musica pianistica che si può studiare a mani separate senza perdere tempo!

Concludo con un test:

nell’immagine vedete ritratte le mani di Liszt all’azione. Che linee guida di movimento vedete?

Continueremo… 

zenchopin

Musicoterapeuta e trainer vocale prima, istruttore di seitai e formatore adesso. Appassionato pianista, Alberto Guccione ha pubblicato Non manuale per il pianista (Casa Musicale ECO, 2011) e di prossima pubblicazione su Amazon, il rivoluzionario Seitai al pianoforte - suonare con i 5 movimenti. Il Seitai spiegato allo studente di pianoforte, ad uso dei Conservatori e Civiche Scuole di Musica.