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Interpretazione e taiheki

Questo che vedete in questo ritratto è un chiaro esempio del taiheki di tipo IX con torsione, che il pittore descrive nell’atmosfera di questo celebre ritratto.

Originariamente Musorskji scrisse i “Quadri di una esposizione” per pianoforte, anche se oggi si ascoltano più spesso nell’orchestrazione di Ravel (molti pianisti, infatti, rimangono disorientati dal suo magma). Tuttavia in nessuna delle versioni orchestrali si percepisce l’atmosfera che emana da questo ritratto, cosa che invece è evidente nell’originale per pianoforte.

La scarica energetica del taiheki IX (il bacino tende a chiudere) con torsione è esplosiva, e la caratteristica di questa sovrapposizione è immediatamente evidente nell’ascolto di quest’opera.

L’interpretazione migliore è dunque quella di Horowitz, migliore nel senso di maggior fedeltà e aderenza alla scarica energetica e quindi alla tensione vitale di Musorskji stesso (e per la stessa ragione legittimante il ritocco alla scrittura originale).

Molto apprezzabile è anche l’interpretazione di Richter che del quadro di Levin rende invece l’impatto afflosciato e stanco, come per un’ignota mancanza.

Ho già parlato di come persino la scrittura di un autore rifletta il proprio taiheki (minicorso di lettura della partitura ad uso dei pianisti). Julius Katchen ha una grande affinità in questo senso con Brahms al punto tale – ed entriamo nella filologia della naturalezza – da avere quel suono legnoso che tanto deprecò Wagner in polemica con Brahms.

O una certa affinità questa affinità tra chi ha una osei frontale passiva nel taiheki. Se chiudete gli occhi e fate partire questo vide, forse avrete come me la suggestione di sentir suonare Chopin…

Potete quindi immaginare come tutto questo apra porte inesplorate e di meravigliosa bellezza svecchiando i canoni dell’interpretazione e portandoli verso una nuova dimensione.

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Tutte cose che saranno alla vostra portata  leggendo i miei testi.

zenchopin

Musicoterapeuta e trainer vocale prima, istruttore di seitai e formatore adesso. Appassionato pianista, Alberto Guccione ha pubblicato Non manuale per il pianista (Casa Musicale ECO, 2011) e di prossima pubblicazione su Amazon, il rivoluzionario Seitai al pianoforte - suonare con i 5 movimenti. Il Seitai spiegato allo studente di pianoforte, ad uso dei Conservatori e Civiche Scuole di Musica.